4. «Noi usiamo tre linguaggi [...]: in un discorso solo il 7% delle informazioni ci arrivano dalle parole. Capiamo il resto dal linguaggio paraverbale (38%), cioè tono, ritmo, volume della voce, e dal linguaggio non verbale (55%), vale a dire sguardo, gesti, ecc.: il linguaggio del corpo. [...] L’autocontatto, cioè il toccare noi stessi, nella maggior parte dei casi risponde a un’esigenza di autorassicurazione: “Sono sempre io, sono qui e sono a posto”. Si tratta senz’altro di un segno di insicurezza o imbarazzo». (Isabella Poggi, citata da Maria Elena Jorio, “Attento, col tuo corpo stai parlando”, Macchina del tempo, marzo 2005, pp. 95-96). Quanto riportato NON AUTORIZZA UNA delle seguenti affermazioni. La si individui:
in un discorso più della metà delle informazioni sono trasmesse dal linguaggio non verbale
talora è preferibile tacere ed affidare la comunicazione al linguaggio paraverbale e non verbale
più di un terzo delle informazioni che ricaviamo da un discorso ci provengono dal linguaggio paraverbale
il gesto di toccarsi i capelli può essere interpretato come segno d’insicurezza
er lo più è un bisogno di autorassicurazione che si cela dietro l’auto-contatto
Non so rispondere
5. Il cinema è un'arma magnifica per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni, dell'istinto. Il meccanismo creatore delle immagini cinematografiche è, per il suo stesso funzionamento, quello che ricorda meglio, tra tutti i mezzi d'espressione umana, l'attività dello spirito durante il sogno (...) le immagini appaiono e scompaiono come nel sogno grazie a "dissolvenze"; il tempo e lo spazio diventano flessibili, si allargano o restringono a volontà. (L. Buñuel, Gli argomenti umani, Napoli, 1969) Dal brano, secondo l’autore, si evince che il cinema:
si avvicina di più delle altre arti al mondo dello spirito per l'immaterialità e i mezzi di cui si avvale
è un'arte istintuale come dimostrano le alterazioni nella successione delle immagini e nel concetto di tempo e di spazio
è l'arte della "dissolvenza" in quanto privilegia immagini fluttuanti e soluzioni spaziali e temporali immaginarie
grazie alla possibilità di dissolvere le immagini o di montarle in sequenze che superano lo spazio e il tempo è l'arte più vicina al sogno
riesce a rappresentare il mondo dei sogni mediante immagini e scene irreali che producono emozioni a livello istintuale
Non so rispondere