Comprensione del testo Brano 2

Tempo trascorso
-

1. Brano 1 Leggere il testo e rispondere ai relativi quesiti. Cinque giovani scultori frequentano un’Accademia. I loro nomi sono Alberto, Luigi, Carla, Davide e Giulia. Le loro statue raffigurano: Giove, Venere, Bacco, Nettuno e Minerva, non necessariamente in quest’ordine. Ognuno di loro utilizza uno solo dei seguenti materiali: marmo, argilla, gesso, bronzo e legno, non necessariamente in quest’ordine. Si sa inoltre che: 1) Carla ha realizzato una statua in legno; 2) Davide ha realizzato una statua in argilla; 3) la statua in gesso raffigura Venere; 4) un ragazzo ha realizzato una statua in bronzo che raffigura Giove; 5) Luigi ha realizzato una statua raffigurante Nettuno. Chi ha realizzato la statua in bronzo? (vedi Brano 1)

Luigi
Giulia
Alberto
Davide
Carla
Non so rispondere

2. Considerando solo le informazioni riportate nel Brano 1 da 1) a 4), è possibile affermare con certezza che:

Alberto ha realizzato la statua in marmo o in gesso
Luigi ha realizzato la statua raffigurante Venere
la statua raffigurante Minerva è in legno o argilla
Carla ha realizzato la statua raffigurante Minerva o quella raffigurante Giove
Giulia può aver realizzato la statua raffigurante Nettuno
Non so rispondere

3. Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta con certezza dall'esercizio? (vedi Brano 1)

Carla ha realizzato la statua raffigurante Minerva
Davide ha realizzato la statua raffigurante Minerva o quella raffigurante Bacco
Luigi ha realizzato la statua in marmo
Alberto ha realizzato la statua raffigurante Giove
Giulia ha realizzato la statua in gesso
Non so rispondere

4. Brano 2 Attenzione: il seguente brano è suddiviso in paragrafi numerati con numeri romani. A partire dal paragrafo II, i periodi, numerati con numeri arabi, seguono una disposizione ERRATA rispetto al testo originale. Leggere il brano e rispondere ai seguenti quesiti. Paragrafo I L'autobus attraversava una pianura deserta e rari villaggi addormentati. Dopo un tratto di strada in collina con curve a gomito che l'autista aveva affrontato con una disinvoltura che mi era parsa eccessiva, ora filavamo su rettilinei enormi, tranquilli, nella silenziosa notte indiana. Ebbi l'impressione che fosse un paesaggio di palmeti e risaie, ma il buio era troppo profondo per dirlo con sicurezza e la luce dei fari attraversava rapidamente la campagna solo durante qualche sinuosità della strada. Paragrafo II 1. Di Mangalore la mia guida diceva che “situata sul mare di Oman, la città non conserva praticamente niente del suo passato. È una città moderna e industriale, con un piano urbanistico razionale e un aspetto anonimo. Una delle poche città dell'India in cui non c'è proprio niente da vedere”. 2. Secondo i miei calcoli Mangalore non doveva essere lontana, se l'autobus aveva impiegato il tempo previsto dall'orario di percorrenza. 3. Ero abbastanza indeciso. Durante il tragitto avevo dormito poco e male, e sentivo una certa stanchezza; ma un intero giorno a Mangalore non mi attirava particolarmente. 4. A Mangalore mi aspettavano due soluzioni: un'attesa di sette ore per la coincidenza con l'autobus per Goa, o una giornata in albergo e aspettare l'autobus del giorno dopo. Paragrafo III 5. Stavo ancora facendo le mie congetture sulla decisione da prendere, quando l'autobus si fermò. Non poteva essere Mangalore, eravamo in aperta campagna. 6. Aspettai un altro quarto d'ora. I passeggeri rimasti a bordo dormivano pacificamente. 7. Da principio pensai che fosse una breve sosta per consentire le necessità dei viaggiatori, ma dopo una quindicina di minuti mi parve che la sosta si prolungasse insolitamente. 8. Inoltre l'autista si era tranquillamente abbandonato sullo schienale del sedile e sembrava addormentato. 9. L'autista spens e il motore e alcuni passeggeri scesero. Paragrafo IV 10. Pareva un garage fatto di tavole. 11. Gli bisbigliai all'orecchio una domanda, ma lui si girò e mi guardò con un sorriso vacuo, lasciandomi intendere che non capiva. 12. Sulla porta c'era una donna, vidi che qualcuno entrava. 13. Il vecchio con il turbante davanti a me aveva preso da un cesto una lunga striscia di stoffa e la stava arrotolando con pazienza, lisciando accuratamente le pieghe a ogni giro del panno. 14. Guardai fuori dal finestrino e vidi che presso il bordo della strada, in un piazzale di sabbia, c'era una specie di capannone fiocamente illuminato. Paragrafo V 15. “Perché siamo fermi?” chiesi. “Questa non è Mangalore”. Lui si tirò su e si lisciò i capelli. “Nossignore, non lo è”. 16. Era un uomo grasso che dormiva a bocca aperta, gli toccai una spalla e lui mi guardò con aria confusa. 17. “E allora perché siamo fermi?” “Stiamo aspettando una coincidenza”. 18. Decisi di chiedere spiegazioni al conducente. 19. Mi dispiaceva svegliarlo, aveva guidato per molte ore, ma forse era meglio informarsi.( A. Tabucchi, Notturno indiano) Individuare la corretta sequenza dei periodi, numerati da 15 a 19, che costituiscono il quinto paragrafo del Brano 2.

15 – 18 – 17 – 16 – 19
18 – 19 – 16 – 15 – 17
16 – 15 – 19 – 17 – 18
16 – 19 – 18 – 17 – 15
18 – 19 – 16 – 17 – 15
Non so rispondere

5. Individuare la corretta sequenza dei periodi, numerati da 1 a 4, che costituiscono il secondo paragrafo del Brano 2.

3 – 1 – 2 – 4
2 – 3 – 4 – 1
1 – 2 – 4 – 3
2 – 4 – 3 – 1
4 – 2 – 1 – 3
Non so rispondere

6. Individuare la corretta sequenza dei periodi, numerati da 10 a 14, che costituiscono il quarto paragrafo del Brano 2.

14 – 10 – 12 – 11 – 13
10 – 14 – 13 – 12 – 11
13 – 11 – 14 – 10 – 12
11 – 13 – 10 – 14 – 12
13 – 11 – 10 – 14 – 12
Non so rispondere

7. Brano 3 Leggere il brano e rispondere a ogni quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull'argomento. Il rame è una materia prima che consente un riutilizzo pressoché infinito, in quanto praticamente indistruttibile: questo avviene in modo tale che sia quasi impossibile stabilire se, nella preparazione del prodotto finito, sia stato utilizzato direttamente rame primario (quindi mai utilizzato) o una procedura di riciclo; esiste quindi la possibilità di risparmiare risorse ed energia allo stesso tempo. Il principale motivo per cui abbiamo questa opportunità è dovuto al fatto che oggi sono disponibili tecniche e procedimenti di elettroraffinazione che rimuovono le impurità, sia nobili sia di base, indifferentemente dal minerale di nuova estrazione o dal rottame. Facendo queste considerazioni potrebbe sembrare che il tasso di riciclo del metallo rosso nella ragione di circa il 40% rappresenti un quantitativo piuttosto modesto (il tasso di riciclo indica l’ammontare di materia prima trattata rispetto al totale prodotto nell’anno), ma dobbiamo considerare che, a causa dello sviluppo economico degli ultimi trent’anni, la quantità di rame oggetto di riciclo dai materiali di scarto è più bassa del volume di metallo effettivamente consumato; senza contare il fatto che l’impiego di rame avviene principalmente nella produzione di beni durevoli per utilizzo industriale, che verranno nuovamente immessi nel ciclo solamente dopo anni di sfruttamento. Se consideriamo che i prodotti che contengono rame hanno una vita media di 33 anni, attualmente siamo in grado di affermare che, rispetto all’anno di produzione, più dell’80% del rame è oggi oggetto di riciclo. Inoltre, analizzando l’andamento del riciclo nel passato, possiamo affermare anche che questo aumenta in periodi di alte quotazioni, cioè quando lo sviluppo e l’applicazione di nuove (e costose) tecnologie di recupero si rivelano remunerativi. Il processo di riciclo attiva due diversi circuiti commerciali a seconda che il rame provenga da lavorazioni del metallo stesso (cascame) o dalla dismissione di impianti: in questo caso il circuito è decisamente più complesso, poiché inizia dal piccolo raccoglitore per arrivare all’industria di riciclo. Il rottame derivante dalle dismissioni rappresenta circa il 65% del totale; le industrie maggiormente coinvolte risultano essere quelle del settore energetico, sia quelle che si occupano di trasferimento di energia (elettrica) sia quelle utilizzatrici di impianti elettrici. Il circuito che riguarda gli scarti di produzione vede, invece, quasi sempre un collegamento diretto tra l’impresa che scarta e quella che si occupa della rifusione, ma non mancano casi in cui il riciclo avviene internamente, con notevoli vantaggi economici. I rottami vengono quindi distinti in due categorie: quelli passibili di rifusione diretta, assimilabili al rame raffinato, e quelli che per arrivare alla raffinazione impiegano un lasso di tempo maggiore. A causa del tempo necessario per percorrere il circuito, gli scarti sono piuttosto soggetti all’andamento delle quotazioni, le quali, peraltro, differiscono a seconda del tipo di rottame: il cascame ha maggior valore, mentre il metallo rosso proveniente dalle dismissioni è meno pregiato. Comunque, è da rilevare che il riciclo instaura una sorta di spirale valutativa verso il basso, poiché a ogni processo di riciclo il rame si declassa, fino ad arrivare al punto in cui deve subire un nuovo processo di raffinazione. Da quanto affermato nel Brano 3 è possibile dedurre che:

più aumenta la vita media del rame e più aumenta il suo tasso di riciclo
più aumenta il tasso di riciclo del rame e più aumenta il costo delle tecnologie di recupero
più aumentano le quotazioni del rame, più aumenta il suo riciclo
più le tecnologie di recupero del rame si rivelano remunerative e più aumenta la vita media dei prodotti che contengono rame
più aumenta il numero di ricicli, più aumenta il valore del rame
Non so rispondere

8. Secondo il Brano 3, la quantità di rame riciclata rispetto a quella di metallo effettivamente consumata:

coincide
è talmente bassa da rappresentare una quota trascurabile
non può essere correttamente stimata
è più alta
è più bassa
Non so rispondere

9. Quali delle seguenti industrie, secondo quanto indicato dal Brano 3, NON risultano tra quelle maggiormente coinvolte dalle dismissioni di impianti da cui può iniziare il processo di riciclo del rame?

Le industrie di produzione di beni durevoli per utilizzo industriale
Le industrie del settore energetico
Le industrie che si occupano di trasferimento di energia elettrica
Le industrie utilizzatrici di impianti elettrici
Nessuna delle altre risposte è corretta
Non so rispondere

10. Con il termine rame "primario" nel Brano 3 si intende:

il rame riciclato ma indistinguibile da quello mai utilizzato
il rame mai utilizzato
il metallo di cui si compone il rottame
il metallo grezzo e impuro
il rame ottenuto dal primo processo di riciclo
Non so rispondere
Al termine del quiz è presente la valutazione finale con risposte corrette/errate